APOLLON, LE ROY

Louis XIV è Apollo nel  Ballet Royale de la Nuit, 1653

 

APOLLON, LE ROY
Musica e immagini dalla corte del Re Sole

 
Presentazione
Il programma presenta un percorso teso tra i due aspetti particolari - pubblico e privato - della musica francese a cavallo tra sei e settecento: per il Re Sole infatti la musica e la danza divengono strumenti di consenso e parte integrante della propria immagine politica che ha come fulcro Versailles. Viene proposto con una doppia opzione:

A due - viola da gamba, chitarra barocca/tiorba - con proiezione di immagini tratte da dipinti, trattati di danza, progetti architettonici dell'epoca, con particolare riguardo alla reggia di Versailles.
Nel programma musicale, presentato brevemente durante l'esecuizione, sarà dato spazio tanto alle pagine più intime dalle raccolte delle suite per viola di Marais, quali Les Voix Humaines, quanto alle danze rivisitate in modo personale di alcune danze per organico orchestrale dalle Comédies-Ballets di Lully.

A tre - viola da gamba, chitarra barocca/tiorba, percussioni - con proiezione di immagini tratte da dipinti, trattati di danza, progetti architettonici dell'epoca.
Il programma musicale, presentato brevemente durante l'esecuzione, rivisita in modo personale alcune pagine della danze per organico orchestrale delle Comédies-Ballets di Lully e alcune suites per viola da gamba nelle quali le percussioni commentano passi di notevole intensità quali il Tombeau pour M.r de Sainte Colombe di Marais.

Note al programma
Quando Louis XIV viene incoronato, nel 1654 (era nato nel '32, re dal '43 ma sotto la reggenza della madre Anna d'Austria), ha solo 22 anni, ma è già uomo di cultura e valente danzatore. Lo stesso nome di Re Sole gli viene precocemente attribuito per la sua interpretazione di Apollo, re del sole, nel Ballet Royal de la Nuit (1653). Il suo amore per le arti, il suo mecenatismo, il suo fiuto nel circondarsi dei migliori artisti in ogni campo si fondono con la volontà di utilizzare le stesse arti per fini autocelebrativi e politici, così da rendere sempre più potente la monarchia francese anche sotto il profilo dell'immagine pubblica.

Al nome di Louis XIV è legato quello di Giambattista Lulli, immigrato fiorentino di poco più anziano, bello, carattere brillante, istrione, ballerino, strumentista e compositore: il re danza con lui, e la sua carriera è inarrestabile. Dagli incarichi di attore e ballerino nel '52, nel '53 è compositeur de la musique instrumentale, nel '55 fonda una sua "orchestra", nel '60 compone le arie ed i balletti per il Xerxes di Cavalli, fino ad arrivare, nel '61, alla carica di surintendant de la musique de la chambre du roi.

Naturalizzato francese nello stesso anno col nome di Jean-Baptiste de Lully, diventa in breve padrone assoluto della musica "pubblica" francese, cioè il melodramma, così in contrasto con la musica "privata", in primis la musica strumentale, intima ed astratta. Inventa, o meglio cavalca un'invenzione di Molière, che in collaborazione col coreografo Pierre Beauchamps dà vita al nuovo genere della comédie-ballet; produce opere a getto continuo, impedendo contemporaneamente ad altre compagnie - mediante privilegi, monopoli, vitalizi - di seguirne la strada.

Nel 1661 Louis XIV fonda l'Académie Royale de Danse : finalizzata alla definizione dello stile coreico francese, essa vede l'organizzazione sistematica - di impianto cartesiano - della danza di corte e teatrale attraverso la puntuale definizione di passi, posizioni, vocabolario tecnico, stile e regole esecutive. In tal senso l'Académie Royale de Danse decreta l'atto di nascita della danza "accademica", basata sull'en dehors delle anche e dei piedi, sulle 'cinque posizioni' di base, sui movimenti e le opposizioni delle braccia, sui principi di armonia e compostezza studiati e definiti da Pierre Beauchamps, già maìtre à danser del re dal 1650. Armonia e compostezza che filtrano e stilizzano anche danze di origine contadina o 'popolare' - Minuetto, Folia, Chaconne, Sarabande (queste ultime importate dal Nuovo Mondo) - fino a renderle forme di 'Belle Danse'. La conservazione e la diffusione della grammatica e del repertorio di danza vengono inoltre affidate al sistema di notazione che reca il nome di Raoul-Auger Feuillet : grazie a tale sistema, costituito da segni che traducono graficamente i passi e le traiettorie dei ballerini nello spazio, la danza francese dei secc. XVII-XVII si diffonde in Europa e resta passibile di ricostruzione nel tempo. Undici anni dopo l'Académie Royale de Danse viene assorbita dall'Académie Royale de Musique, fondata l'anno precedente e diretta da Lully.

Negli anni dell'apogeo di Lully inizia la sua ascesa un giovane strumentista, dapprima nell'orchestra dell'Académie royale de musique (diretta da Lully), poi dal 1679 come joueur de viole de la musique de la Chambre du roi: Marin Marais. Marais ha un percorso musicale del tutto diverso: dopo studi come cantore si dedica dapprima totalmente alla viola iniziando nel 1685 una serie di pubblicazioni dedicate al suo strumento; in seguito amplierà i suoi orizzonti componendo per insiemi strumentali e - con la "liberalizzazione del mercato" seguita alla morte di Lully nel 1687 - per il Teatro dell'Opéra, assumendone nel 1704 la direzione dell'orchestra e diventando così uno dei punti di riferimento della cultura musicale francese: non più l'unico, ma dividendo la scena con le altre stelle dell'epoca, da Campra a Charpentier per l'opera, da Couperin a Hotteterre per la musica strumentale.

Sotto quest'ultimo profilo raccoglie l'eredità del suo maestro Sainte Colombe portando avanti una vera e propria scuola: i suoi numerosi colleghi di studio ed allievi, tra i quali Rousseau, Danoville, Morel, Caix d'Hervelois, Dollé, i figli Roland e Vincent, sono tutti attivi come trattatisti o compositori. Marais sopravviverà al Re Sole, morto nel 1715, anche se in posizione più defilata a corte, continuando per un altro decennio la pubblicazione dei suoi Pièces de Viole ed altri brani strumentali. Nel corso della sua carriera assistiamo ad una evoluzione del gusto francese: dalla seriosa complessità di uno stile contrappuntistico di derivazione liutistica alla supremazia dello stile melodico che tradisce influenze della musica italiana.
 
 
   Mau & Mari


ACCADEMIA DEGLI IMPERFETTI
Direttore artistico Maurizio Less

Maurizio Less     viola da gamba
Marinella Di Fazio     tiorba e chitarra barocca
Matteo Rabolini     percussioni

Musiche di J.B. Lully, M. Marais, A. Campra, J. Morel


 

E-mail:info@imperfetti.it

Jean Garnier, Louis XIV protecteur des Arts et des Sciences
 
trio per Apollon