INCONTRI AL CAFFE' LETTERARIO

PRIMO INCONTRO, Giovedì 18 dicembre 2003, ore 21.30

CONCERTO
SELVA DI VARIE COMPOSITIONI di Bernardo Storace (Venezia, 1664)
MASSIMO SALCITO Clavicembalo

Toccata e Canzone in Sol
Corrente in sol
Ruggiero in Sol
Follia in sol
Passo e mezzo in do
Ciaccona in Do

SECONDO INCONTRO, Sabato 20 dicembre 2003 ore 12.00

La SELVA DI VARIE COMPOSITIONI di Bernardo Storace (Venezia, 1664)
MASSIMO SALCITO Relatore e Clavicembalista

Possono alcune composizioni musicali scritte poco meno di tre secoli e mezzo fa dare un'idea del mondo musicale nell'Italia del tardo Seicento? E' la domanda alla quale cercherà di rispondere Massimo Salcito, musicista e musicologo, che sta conducendo una approfondita ricerca su una raccolta di composizioni per tastiera del tardo XVII secolo, poco nota al grande pubblico ma di grande interesse per il repertorio italiano del periodo. La Selva, contenente brani organistici (toccate, ricercari, canzoni) e variazioni su bassi di danza (ciaccona, passo e mezzo, variazioni su arie) per strumenti a tastiera, servirà da spunto per un confronto tra la più nota tradizione musicale classica e quella del maturo Barocco Italiano, parte integrante di un complessivo disegno artistico ed estetico che comprende l'arte, la poesia, la danza. Con l'occasione si presenterà anche l'anteprima al I volume della pubblicazione prossimamente edita dall'Accademia degli Imperfetti e realizzata nell'ambito del Laboratorio di Musica Antica (agosto 2003), completata da esemplificazioni pratiche ed esecuzione di sezioni dei seguenti brani:

Capriccio sopra il Passo e mezzo (in La)
Battaglia in Re
Romanesca in Do
Spagnoletta in la

TERZO INCONTRO Martedì 30 dicembre 2003, ore 21.30

MAIA E LE MUSE GALANTI
racconti di viaggio negli Abruzzi di fine Settecento

Maurizio Less, viola da gamba
Massimo Salcito, cembalo
Marinella Di Fazio, tiorba, chitarra barocca e voce recitante

Racconti di viaggiatori in Abruzzo alla fine del Settecento, liberamente rielaborati da Marinella Di Fazio, fanno da cornice a musiche che in quel secolo sono state concepite. L'elvetico Ulisse de Salis Marschlins, in visita negli Abruzzi nel 1789 sull'onda della moda del viaggio in Italia va alla ricerca delle vestigia dell'antichità classica attraverso la storia del territorio, dei suoi miti e dei suoi misteri, alla ricerca del segreto fascino dell'antica Maia, nume della montagna abruzzese per eccellenza, inesauribile simbolo di una terra ricca e feconda nella cui orma riposa la storia. Così il racconto prende vita quasi incarnato nel misterioso genius loci del Fucino che toglie e dà vita agli abitanti, la cui storia si snoda senza sosta in un unico racconto di secoli. Al fascino antico e segreto di Maia fanno eco altre muse in Europa, la cui voce possente appassionata e misteriosa fa da commento al racconto, in un fondersi di rievocazioni multiple, tra quotidiano e storia, tra arte e natura.

Marin Marais (1656 - 1728)
      Couplets de folies
J. S. Bach (1685 - 1750)
      Sonata in sol maggiore per viola da gamba e cembalo BWV
      Adagio - Allegro, ma non tanto - Andante - Allegro moderato

QUARTO INCONTRO Lunedì 5 gennaio 2004, ore 19.30

CONCERTO
JOHANN SEBASTIAN BACH
DUE SONATE PER TRAVERSIERE E CLAVICEMBALO

Marco Taurisani, Flauto traversiere
Massimo Salcito, Clavicembalo

Delle sette sonate a noi giunte per flauto e clavicembalo solo quattro sono oggi considerate autentiche. I brani furono composti probabilmente nel periodo di Koethen (1717 - 1723) e destinate ad un certo Johann Heinrich Freytag, primo flauto della cappella di corte di quella città. Eppure il vero legame che unisce Bach al flauto passa per un re: si tratta di Federico II di Prussia, detto il Grande, che nella residenza di Sans Souci si dilettava nell'esecuzione di brani musicali per questo strumento, da lui prediletto. Alla sua corte erano quindi invitati ad esibirsi i migliori musicisti d'Europa, e tra gli altri anche l'anziano J. Sebastian, che in suo onore compose l'Offerta Musicale. Qualunque sia stato l'ispiratore, Bach compose anche questa volta dei brani che fondono le richieste capacità virtuosistiche con una ricchezza espressiva e stilistica senza precedenti. Eppure si tratta di opere che non vennero divulgate se non in una ristretta cerchia di persone: la prima edizione a stampa risalgono infatti a dopo il 1917, ossia in piena età moderna.

J. S. Bach (1685 - 1750)
      Sonata in mi minore BWV 1034
      Adagio ma non tanto - Allegro - Andante - Allegro
      Sonata in la maggiore BWV 1032
      Vivace - Largo e dolce - Allegro