CORSI PRINCIPALI

SCUOLA DI MADRIGALI   Matteo Zenatti   
Quante volte ci siamo accostati al canto e abbiamo inteso di non essere ancora del tutto pronti per poter apprezzare tutti gli intrecci, i contrappunti, le bellezze della musica scritta?
Nel Rinascimento si sviluppò al massimo grado la pratica del madrigale, un modo di eseguire musica in piccoli gruppi, spesso non professionisti, che cantavano insieme attorno a un tavolo, ottenendo grandissimo godimento dalle armonie e dai giochi contrappuntistici delle musiche eseguite.Si diceva che ne traessero più piacere i cantanti stessi che gli eventuali ascoltatori.
Con gli incontri che propongo cerco di ritrovare questo piacere.
La proposta è rivolta a cantanti, professionisti e non, cantanti di coro, persone che desiderano condividere un'esperienza sonora armonica, amatori con un minimo di esperienza.
Il corso verrà articolato in piccoli gruppi, creati in base al numero delle iscrizioni e alle tipologie di voce presenti, con cui lavorare per leggere madrigali italiani cinquecenteschi, capirne il linguaggio, superare le difficoltà tecniche imposte dalla musica, esaltare i significati e le emozioni proposte da testo e musica.
Proporrò lo studio di madrigali italiani, di diversi autori e stili. Sarà mia cura proporre le partiture, appositamente trascritte (in una maniera non usuale, ma utilizzando l'antico modo di leggere queste musiche, ognuno solo con la propria parte).
Una prima parte del lavoro verterà sulla corretta intonazione e un buon andamento ritmico. Di pari passo, si leggeranno e si cercherà di comprendere al meglio i testi messi in musica, e la maniera in cui la musica veicola il testo. Si valuterà come il compositore ha reso con la sua composizione i concetti del testo, analizzando col gruppo il pezzo, e lavorando sui singoli episodi musicali. Si cercherà di eseguire i madrigali nella maggiore souplesse possibile, affrancati da difficoltà musicali, intonative, ritmiche, per essere liberi di poter esprimere tutte le sottigliezze dei brani.
Si studieranno almeno un madrigale della prima generazione dei compositori, e almeno uno della generazione successiva, per poter valutare l'evoluzione del genere. Eventualmente si affronterà anche l'esecuzione di un brano più leggero, canzonetta o villanella, per comprenderne la differenza rispetto alla scrittura del madrigale.
Prima della partenza del corso ciascuno riceverà tutti gli strumenti utili per poter svolgere con tranquillità i lavori: partiture, trascrizioni, eventuali registrazioni o aiuti allo studio, per chi ne facesse richiesta.
L'obiettivo finale è l'esecuzione di madrigali utilizzando partiture alla maniera antica, con parti separate, approfondendo al massimo grado possibile comprensione testuale e musicale.

Requisiti per la partecipazione al corso:
Non è necessario essere Placido Domingo o Mirella Freni per poter cantare madrigali nei miei gruppi. Ma richiedo comunque un bagaglio di conoscenze basic utili per poter sostenere le sessioni di prova senza stress e senso di inadeguatezza:
avere una conoscenza, anche molto basilare, del solfeggio;
leggere a prima vista può essere estremamente utile, ma non è indispensabile;
non avere troppe incertezze sulla propria voce, avere sviluppato, autonomamente o con un insegnante, una certa consapevolezza dei propri mezzi;
si canterà a cappella, e ognuno avrà una linea di canto diversa dagli altri, per cui richiedo autonomia e decisione nel sostenere una linea vocale;
avere una certa esperienza di canto in ensemble vocali, anche numerosi.

FLAUTO DOLCE E TRAVERSIERE    Simone Erre
- FLAUTO DOLCE : il corso, modellato sui diversi livelli dei partecipanti, intende affrontare, dal punto di vista tecnico e stilistico, sia il repertorio proposto dallo studente sia quello suggerito dal docente.
Di particolare interesse potrebbe essere la formazione di un consort di flauti dolci che affronti il repertorio rinascimentale e Barocco.
Il diapason di referimento dovrebbe essere per il repertorio "solista" sia 440 che 415 mentre per il consort è preferibile il 440.
-TRAVERSIERE: il corso è aperto sia a chi è già in grado di suonare sia a chi intende iniziare. Durante il corso verrà affrontato il repertorio proposto dallo studente e quello indicato dal docente sia dal punto di vista tecnico che stilistico.
Per poter partecipare al corso è indispensabile avere un proprio strumento preferibilmente con diapason a 415.
Per tutti e due i corsi è bene, per una migliore organizzazione che gli studenti indichino con che tipo di strumento e quale diapason utilizzano.

VIOLA DA GAMBA    Maurizio Less
Saranno affrontati, mediante l’uso di materiale didattico storico e i trattati specifici riguardanti gli strumenti, le problematiche relative alla tecnica ed alla prassi esecutiva.
Nel dettaglio, il programma del corso verrà concordato singolarmente con gli allievi a seconda degli interessi e del livello di preparazione.
I bicinia e la letteratura strumentale specifica del Cinquecento: Ganassi, Ortiz; la Canzone e le variazioni secentesche; la letteratura solistica per viola da gamba nel Settecento.
La viola come strumento di continuo.
Storia, tecnica e problematiche del lirone: come accompagnare un madrigale e realizzare un basso continuo.
(*) La seconda classe verrà aperta nel caso il numero complessivo degli allievi sia superiore a 8

STRUMENTI A PIZZICO    Marinella Di Fazio
Il corso si rivolge a tutti coloro che intendono approfondire un percorso conoscitivo con gli strumenti a pizzico nella musica antica. In particolare è rivolto a chitarristi che vogliono accostarsi alla musica storica. Il programma base prevede:
studio e realizzazione dei principali bassi ostinati presenti nella musica antica, elementi di improvvisazione;
studio della prassi esecutiva in riferimento alla trattatistica per liuto, tiorba e chitarra tra XVI e XVII secolo.
Su richiesta prestito di strumenti originali per studio e saggi in sede.

PERCUSSIONI STORICHE    Matteo Rabolini
E' molto importante, prima di affrontare un qualsiasi brano di musica antica con le percussioni, dedicare molto tempo allo studio dell'iconografia, unica fonte di informazioni sicura circa gli strumenti utilizzati. Infatti, al contrario di altri strumenti, non esiste un metodo vero e proprio che possa spiegare l'utilizzo delle percussioni, possiamo desumere che esse siano state usate nell'accompagnamento della danza per scandirne il ritmo, cosa che troviamo tutt'oggi nella musica popolare.
Durante il corso si analizzeranno gli strumenti e le tecniche usate dal medioevo al primo barocco, e principalmente le tecniche sui tamburi a cornice e sul salterio a martelletti.
Verranno proposti brani e per ognuno verrà sviluppata una line di percussioni adatta al periodo e alla collocazione geografica.